La vicenda è arrivata al capolinea e si è conclusa positivamente con le operazioni di taglio già iniziate e bloccate in extremis dai carabinieri forestali di Agnone (Isernia).
L’albero infatti è inserito nella lista rossa anti-taglio in una zona Sic (Sito di Interesse Comunitario), e per tale ragione non aveva le autorizzazioni necessarie ad un taglio non solo inutile ma dannoso per l’ecosistema e per l’ambiente.
A occuparsi in solitaria della storia dell’abete che la politica aveva “destinato a morire” è stato l’avvocato ambientalista, fotonaturalista e scrittore abruzzese Dario Rapino, che fin dall’inizio ha tentato il tutto per tutto per battere la burocrazia e la cecità della politica pur di salvare questa pianta da lui geolocalizzata in Molise e non in Abruzzo, nell’abetaia di Montecastelbarone, tra Agnone (Isernia) e Rosello (Chieti).
Un esemplare di abete (non bianco) è stato messo a disposizione dalla Regione Abruzzo e sarà prelevato dal vivaio di Palena, ossia da un sito di alberi da taglio”, ha spiegato Dario Rapino che ha testimoniato la sua lotta per la salvezza di un albero che una politica ceca e ottusa aveva destinato a morire.
Pubblicato da Redazione
Fonte: Tgcom 24