L’ABRUZZO FUORI PORTA: LA MADONNA DELLE GROTTE

 

Ci troviamo questa volta ad Antrodoco, nella provincia di Rieti, in una parte dei territori un tempo appartenenti alla regione Abruzzo. Lungo la strada statale 17 al quinto chilometro per l’Aquila, lungo le Gole di Antrodoco, a ridosso della roccia, sorge un santuario dedicato alla Madonna delle Grotte, andiamo a scoprirlo insieme…

Mentre si percorre la strada statale lungo il tratto delle Gole di Antrodoco, al guidatore attento non sfugge la vista del complesso architettonico posto a ridosso della nuda roccia. Si tratta del Santuario dedicato alla Madonna delle Grazie, un’antica costruzione risalente al 1603 edificata a seguito del ritrovamento di un’immagine sacra che rappresentava la Vergine con Gesù Bambino in braccio.

 

La storia

Era il 4 ottobre del 1601 quando Bernardina Boccacci, una pastorella di otto anni, mentre era intenta alla custodia delle greggi proprio nella zona dove oggi sorge il complesso religioso, si sospinse fino ad una grotta dove rinvenì dietro un groviglio di rovi e fogliame l’immagine di Maria con il Bambino in braccio. Tornata a casa, la ragazzina informò del ritrovamento il padre, il quale ne diede notizia al parroco. La notizia si sparse in fretta nel paese, alimentando così la curiosità degli abitanti del luogo e delle zone limitrofe che accorsero sul posto per poter ammirare quella figura.


La curiosità si trasformò ben presto in Fede, cosicché il vescovo Cesare Segni, visto il gran numero di fedeli che animava la grotta, decise di benedire il luogo e l’immagine a cui diede il nome “Madonna delle grotte” e fece erigere un altare. Nell’aprile del 1603, grazie ad una raccolta di denaro pubblica, il vescovo fece così edificare una chiesa su progetto dell’architetto Fausto Ruggeri da Montepulciano. La costruzione venne completata fra il 1604 e il 1612 grazie al vescovo Gaspare Pasquali, che a memoria fece installare il suo stemma sulla facciata sopra il portale. Il luogo divenne presto un centro di vita religiosa e i miracoli compiuti dalla Madonna delle Grotte vennero trascritti in un libro di 120 pagine risalente alla prima metà del ‘600.

 

La Chiesa

L’interno della chiesa è ad una sola navata con la copertura in capriate di legno. L’altare del tabernacolo è incastonato nella nuda roccia e nella parte superiore l’affresco della Vergine, ben conservato all’interno di una teca in vetro, sembra accogliere i fedeli a sé. Sul lato destro della navata è presente un’altra immagine della Madonna, mentre vicino alla porta d’ingresso sul lato sinistro troviamo una statua della Vergine. Nella cripta hanno trovato sepoltura i soldati francesi morti a seguito dei Moti contadini del 1799.

La semplicità della struttura si mescola con la potenza della roccia e delle Gole, creando così uno scenario davvero suggestivo.
Si ritiene che l’affresco della Vergine, datato intorno al XIV o XV secolo è da ricondurre al lavoro di un artista di passaggio in zona oppure all’opera di un eremita che aveva scelto la grotta come luogo di vita e preghiera.
La Madonna delle Grotte è uno di quei luoghi da visitare e non solo per la bellezza del luogo circostante, ci sono infatti sentieri per gli appassionati di trekking dove è possibile ammirare dal monte Giano dei panorami di estrema bellezza, ma anche per l’energia che si respira in un luogo dove il tempo sembra essersi fermato.

Rossella Tirimacco

Citazioni e fonti

manifesto turistico presente nel Santuario
Comune di Antrodoco

Lungo le Gole di Antrodoco