La tradizione della pupa è diffusa un po’ ovunque in Abruzzo. La pupa (nota anche come pupazza o mammoccia) è un grosso fantoccio in cartapesta raffigurante una donna con colori vivaci e forme procaci, essa viene costruita rivestendo con vari strati di carta incollata una struttura in canne di legno. Sopra il fantoccio viene poi montata un’intelaiatura per i fuochi d’artificio che vengono poi fatti scoppiare durante la festa. Un uomo si introduce all’interno del corpo cavo del fantoccio e balla a suon di musica, mentre si accendono progressivamente i fuochi pirotecnici. Il ballo della pupa veniva e viene ancora oggi rappresentato in molti luoghi della regione in diversi momenti dell’anno. A Cappelle sul Tavo (Pe),la notte di ferragosto, dagli anni ’70 si svolge una rassegna di tale spettacolo pirotecnico presentata sotto forma di “palio” delle contrade.
Genti d’Abruzzo- Dal museo al territorio- Carsa Edizioni