IL PRESEPE VIVENTE DI CASTEVECCHIO CALVISIO

 

 

L’Abruzzo, come molte altre regioni d’Italia, ha una lunga tradizione in tema di rappresentazioni di presepi viventi. Il primo presepe vivente della storia venne realizzato a Greccio, in provincia di Rieti,nel 1223, ad opera di San Francesco, in seguito la tradizione, lentamente si diffuse in tutta Italia e in diversi Paesi cristiani. Oggi, sono diversi i borghi e paesi che ogni anno mettono in scena presepi viventi all’interno dei centri storici, richiamando sempre un gran numero di turisti.
Delle tante rappresentazioni presenti nella nostra regione, alcuni paesi hanno una fama più consolidata rispetto ad altri, anche per via dell’elevato numero di edizioni alle spalle, come ad esempio il presepe di Rivisondoli la cui prima edizione risale addirittura al 1951.
Nel tempo, anche altre località hanno deciso di realizzare il loro presepe, ognuno con delle caratteristiche tipiche del territorio stesso. Così, allo spirito religioso, si affianca il folklore locale, in un connubio di notevole bellezza, in grado di trasmettere al visitatore, non una semplice “rappresentazione” della natività, ma anche il carattere di un popolo intriso di spirito religioso.
I presepi viventi presentati nei vari paesi o borghi, posseggono infatti una loro precisa identità e carattere, ognuno dei quali è unico e speciale.
Tra i diversi presepi viventi della nostra regione, abbiamo scelto di parlarvi di quello di Castelvecchio Calvisi.

 

La scena della Natività del film  “Gesù di Nazareth” di Franco Zeffirelli

Il paese, è di una straordinaria bellezza, la prima volta che lo visitai ne rimasi letteralmente affascinata, ogni pietra, ogni vicolo, ogni edificio trasudava di un antico e glorioso passato, fatto di nobili e capitani di ventura. Prosperità e decadenza, è questa la vera storia di Castelvecchio Calvisi, un antico borgo del Gran Sasso Aquilano, che riuscì a sopravvivere agli assedi e ai saccheggi, grazie a quella gente d’Abruzzo fatta di pastori, contadini e artigiani che resero vivo e pulsante un borgo nato come accampamento militare.

La parte antica di Castelvecchio Calvisio è attualmente spopolata. Svuotata prima dall’emigrazione e dal triste declino della civiltà della montagna. Poi dal terremoto dell’aprile 2009.
Forse per questo, che il presepe vivente organizzato in questo incantevole borgo, dove da anni regna il silenzio, per trasportazione diventa come la Luce che trasforma le tenebre, il suono che nasce dal silenzio. Sono giorni speciali questi, giorni in cui i miracoli si manifestano con maggior facilità, e uno dei miracoli è il poter vedere l’antico borgo popolato, pieno di suoni e colori, così come era un tempo.

Rossella Tirimacco

IL PROGRAMMA (da Mondo eventi Abruzzo)

Domenica 29 Dicembre 2019 a Castelvecchio Calvisio (AQ) si svolgerà il Presepe Vivente, un viaggio scandito dall’amore e dalla magia che sempre più aleggia tra il borgo antico. Come nella notte dei tempi, rivive in chiave diversa ed inedita la storia della nascita del Divino Salvatore, sceso in terra per l’umanità.

Dalla stessa regista della “Notte delle streghe” svolta a Castel del Monte (AQ), con la partecipazione del comune di Greccio (Rieti) dove San Francesco d’Assisi mise in scena il primo Presepe Vivente della storia, la rappresentazione viene portata in scena tra le vie del borgo di Castelvecchio in forma nuova ed inedita.
Ci sarà anche un mercatino da poter visitare.

Per organizzare al meglio lo spettacolo, vi preghiamo di prenotare la propria partecipazione scrivendo nell’evento chi e quante persone partecipano. Potete anche prenotare l’orario della vostra visita in modo da non dover aspettare lunghe file, ma solo lo stretto necessario per organizzare il proprio gruppo di appartenenza. Si formeranno gruppi da 30 persone, ogni gruppo avrà una guida che li accompagnerà lungo tutto il percorso.

Ricordiamo di mantenere la calma e la tranquillità e raccomandiamo il massimo silenzio durante la rappresentazione così da poter godere appieno dello spettacolo e di non disturbare gli attori e i gruppi che saranno presenti nel borgo.

Consigliamo abbigliamento comodo e soprattutto caldo, dato che l’intera rappresentazione si svolgerà all’aperto, quindi indossare anche scarpe comode.
Vi aspettiamo per vivere insieme un emozione che si ripete dalla notte dei tempi.