QUANDO LA NATURA SI COLORA DI TURCHESE: IL PARCO DEL LAVINO

 

Un paesaggio da favola…

 

Vi è capitato mai di vedere dei film, specie del genere fantasy, e magari siete rimasti affascinati dai luoghi in cui il film è stato girato? Avete mai visto delle foto che nell’immediato vi hanno evocato “ambienti da favola” e magari “magici”? Beh, certi luoghi non esistono solo in Paesi lontani e località a noi sconosciute, anzi… a volte si nascondono dietro casa, solo che non lo sappiamo e forse per un banale pregiudizio che ci porta ad ammirare e a desiderare “l’erba del vicino” o ciò che è fuori dalla nostra portata, spesso i luoghi da favola, numerosissimi nel nostro Abruzzo, nemmeno andiamo a visitarli.

 

L’ingresso del parco, da qui si accede alla riserva, percorrendo un viottolo di un centinaio di metri. Il parco è sempre aperto e l’ingresso è gratuito.

 

Questa volta vi conduciamo all’interno del Parco delle sorgenti sulfuree del fiume Lavino, una riserva naturale di straordinaria bellezza sita nel comune di Scafa. Il fiume Lavino nasce dal Vallone di Santo Spirito, la zona settentrionale del massiccio montuoso della Majella e, dopo aver passato Scafa, si va a gettare nelle acque del fiume Pescara, ed è proprio qui in questa riserva che il fiume, esprime al mondo tutta la sua “creatività”.

 

All’ingresso del parco si trova un’area attrezzata con strutture e giochi per bambini e con tavoli e panche in legno per un picnic all’aperto.

 

Il parco come area protetta venne istituita nel 1987, si estende su un’area di 40 ettari e prende il nome dal fiume Lavino, le cui acque sulfuree sono di un meraviglioso colore tra l’azzurro e il turchese grazie alla presenza di particolari alghe e solfati disciolti con una vegetazione varia e ricca.

 

Una fontana ( non funzionante) all’interno del parco.

 

Forse il visitatore non immagina cosa si troverà di fronte una volta varcato l’ingresso che conduce all’interno del parco, in realtà non me lo aspettavo nemmeno io, ricordo solo lo stupore e la meraviglia che dev’essere apparso sul mio volto, seguito da un sonoro “ohhhhhh” non appena vidi le acque dei laghi color turchese, in mezzo a quella che mi era sembrata come una foresta incantata.

 

Colori che creano un’atmosfera quasi surreale.

 

Il primo impatto a livello emotivo è stato molto forte, mi sentivo finita dentro la scenografia di una favola, come se avessi varcato la soglia di un’altra dimensione. Boschi di pioppi, salici bianchi e sambuco coprono la maggior parte del parco, con estese zone di ginestre, biancospini e piante palustri come la canna o il giunco in prossimità del corso d’acqua.

 

La Natura si “esibisce” in meravigliosi spettacoli…

 

La luce che filtra dalle piante e che si riflette sulle acque sulfuree diffonde tutt’intorno un’atmosfera quasi irreale. E’ un luogo particolarmente suggestivo, un luogo dove la natura si esprime “allegramente” tra i colori della ricca vegetazione e le infinite sonorità dei canti degli uccelli come quelli del martin pescatore,  della cinciallegra,  delle ballerine gialle, di  gallinelle d’acqua, di cardellini, fringuelli e  usignoli di fiume. Un’oasi di pace in grado di ritemprare “corpo e mente” e di offrire allo “spettatore” uno spettacolo unico.

 

 

 

Rossella Tirimacco

Foto: Antonio La Civita

 

Citazioni e fonti articolo: Strada dei Parchi