“Sulmona è una città che profuma di dolcezza, dove ogni angolo sembra raccontare una storia fatta di zucchero e poesia. Qui, tra le antiche vie e i colori dei confetti, si respira un’arte che lega passato e presente, un’eredità che ogni sulmonese porta nel cuore.”

Sulmona è la mia città, qui sono nata e qui sono cresciuta. Nota come città dei confetti, di cui vanta una storia secolare, chi è nato in questa città si ritrova a crescere tra confetti e composizioni floreali. Ovidio, il sommo poeta che pur è nato qui, non gode della stessa fama dei confetti, veri protagonisti di Sulmona. E nemmeno il povero Celestino V, l’eremita che aveva scelto una grotta sul monte Morrone come casa e che il 13 dicembre 1294 abbandonò il papato, è mai riuscito a superare la fama dei confetti. Si può dire quindi che tali golosità siano impresse nel DNA di ogni sulmonese che si rispetti.
I negozi di confetti lungo il corso cittadino raccontano un po’ la nostra storia, ma soprattutto raccontano l’arte di un territorio che è riuscito, attraverso i confetti, a realizzare dei veri e propri capolavori. Parafrasando il motto social “Sei di Sulmona se…” se hai o hai avuto almeno un parente dedito alla lavorazione dei confetti. È un’eredità che portiamo nel cuore.






Ricordo le giornate in cui le donne della famiglia si riunivano per lavorare i confetti, creando decorazioni incredibili. Mia madre, mia sorella, mia cognata, sempre lì con i confetti tra le mani. E poi c’era mia zia Anna che viveva letteralmente per i confetti, erano la sua passione! Dalle sue mani instancabili si materializzavano opere di una bellezza infinita. A proposito… in mezzo a tutte queste donne c’ero io che invece evitavo accuratamente di entrare nel club delle “confettaie”!
Un tempo, i confetti erano infatti parte fondamentale dell’economia del territorio, e molte donne lavoravano in casa per creare composizioni destinate ai negozi. Ora invece sono sempre meno le donne che si dedicano a quest’arte; diciamo che la nuova generazione non prova tutta questa passione per fiori di confetti o per le bomboniere varie, mentre le vecchie pioniere, quelle che fecero davvero la storia delle creazioni artistiche del confetto, lentamente iniziano ad andar via.
E una di quelle creatrici straordinarie, una donna che ha fatto dei confetti la sua tela e delle sue mani gli strumenti di un’arte raffinata è proprio Anna Maria Tirimacco… Eh sì, sto parlando proprio di mia zia!

Mia zia Anna Maria, che oggi ha superato gli ottant’anni, porta sulle sue spalle i segni di una passione che, nel corso degli anni, l’ha spinta a depositare il brevetto di una tecnica straordinaria: il ‘fiore mangiaconfetto’. Un’idea geniale che unisce bellezza, funzionalità e igiene. A differenza delle lavorazioni tradizionali, dove i confetti artistici hanno un contatto diretto con carta o tulle e richiedono un certo maneggiamento, il fiore mangiaconfetto è invece una sorta di contenitore. Le corolle dei fiori, realizzate con stampi in metallo ricoperti di tulle o organza, avvolgono i confetti in modo elegante, garantendo la possibilità di gustarli senza alcun rischio di contaminazione. Questa tecnica non solo preserva l’estetica della composizione, ma regala anche un’esperienza unica a chi la riceve, permettendo di assaporare i confetti senza compromettere la bellezza del fiore.

È riduttivo, quindi, definire mia zia una ‘semplice artigiana’. È un’artista visionaria, capace di trasformare i confetti in composizioni floreali, bouquet e decorazioni che sembrano uscite da un sogno. Con la sua tecnica brevettata del ‘fiore mangiaconfetto’, non ha solo innovato una tradizione secolare, ma ha lasciato un segno tangibile nella cultura dei confetti di Sulmona. Questa invenzione rappresenta un ponte tra passato e presente, un contributo unico che arricchisce la storia della città e dimostra come l’arte possa evolversi continuamente, pur rimanendo fedele alle sue radici.






Nonostante l’età e le difficoltà legate alla posizione del negozio, mia zia continua a lavorare con la stessa energia di sempre, portando avanti un mestiere che rappresenta una parte fondamentale della cultura abruzzese e, in particolare, sulmonese. Ogni sua creazione racconta una storia di passione, dedizione e amore, una tradizione che si rinnova tra le sue mani, trasformando i confetti in autentiche opere d’arte.
È facile pensare che io scriva queste cose perché si tratta di mia zia, ma posso assicurarvi che, al di là dell’amore che provo per lei, queste parole non sono solo frutto di sentimenti. Ritengo, anzi, che — e speriamo il più tardi possibile — con mia zia se ne andrà anche un pezzo importante della storia dei confetti di Sulmona. Ogni volta che entro nel suo negozio, mi guardo intorno con occhi pieni di meraviglia e, come una bambina di fronte a un mondo incantato, resto incantata dai colori e dalla bellezza delle sue composizioni. È un luogo unico, dove storia e creatività si incontrano, e ogni dettaglio riflette anni di esperienza e un talento innato.
Tuttavia, il passare del tempo e le sfide di un mondo sempre più orientato verso i social media e il commercio online hanno reso difficile per mia zia mantenere la visibilità che merita. La posizione del negozio dal punto di vista turistico, infatti, non è favorevole, e la mancanza di una forte presenza online limita l’opportunità di far conoscere le sue opere a un pubblico più vasto.






Ed è qui che possiamo fare la differenza. Sostenere l’arte di zia Anna significa non solo apprezzare la bellezza delle sue creazioni, ma anche contribuire a preservare una tradizione che rappresenta l’anima dell’Abruzzo. Visitare il suo negozio è un viaggio nei colori, nei profumi e nella storia, un’esperienza che parla di mani instancabili e di una passione che resiste al tempo. Guardatevi intorno, lasciatevi incantare dai suoi capolavori e, scambiate due chiacchiere con lei, è una donna straordinaria che vi racconterà, con gli occhi che le brillano, la storia di un’arte antica. Condividere le sue opere e parlare di lei sono piccoli gesti che possono fare una grande differenza, contribuendo a mantenere viva una tradizione che è parte dell’anima dell’Abruzzo.






La storia di zia Anna è un esempio di come la passione possa diventare arte e memoria. In un mondo che corre veloce, è infatti importante fermarsi ad ammirare ciò che è autentico, ciò che parla al cuore e resiste. Visitare il suo negozio quindi, significa non solo portare con sé un pezzo di quella magia, ma riscoprire il valore delle cose fatte con amore, quelle che restano nel tempo come un patrimonio prezioso.
Dove trovare zia Anna: Il negozio si trova nel cuore di Sulmona, in Corso Ovidio 30/32, immerso tra le antiche vie che raccontano la storia di questa città unica. Qui potrete entrare in un mondo fatto di colori, profumi e tradizione.
Per maggiori informazioni, potete contattare zia Anna su WhatsApp al numero 347 158 4543 o visitare il suo sito web Fiori di Sulmona per scoprire le sue meravigliose creazioni.
Rossella Tirimacco