UN MISTERO VENUTO DAL PASSATO: LA GIGANTESSA DI CIVITELLA

gigantessa

 

Una donna altissima uccisa barbaramente, uno strano oggetto metallico stretto al petto, il corpo riverso in una strana posizione, un ciuffo di capelli rossi (tipico delle streghe) trovato nella tomba et voilà, gli ingredienti di un giallo venuto dal passato ci sono tutti…Quando la storia diventa passione…percorrerla diventa un’avventura!

E’ il 1971, quando un gruppo di archeologi teramani, tra cui Walter Mazzitti e Delfino Fregonese, durante degli scavi a Civitella del Tronto rinvengono i resti di una donna “gigante”, sepolta con le braccia incrociate sul petto ed una pietra sotto la nuca come se fosse un cuscino. Lo scheletro misurava circa 2,10 e venne collocato come datazione intorno all’anno 1000-1200. Gli esami stabilirono che la donna di circa 22 – 25 anni, era stata probabilmente uccisa. Il cranio infatti era stato sfondato da un colpo e parte dei capelli rossi furono trovati all’interno della tomba. La donna stringeva un oggetto insolito, ovvero non classificabile fra gli oggetti fino ad ora scoperti e attribuibili all’epoca, una sbarra di ferro e rame con l’estremo uncinato avvolto da una reticella metallica. Il ritrovamento fu subito comunicato alla Soprintendenza alle Antichità di Chieti, che effettuò tutti i rilievi scientifici del caso, ma ad oggi il mistero resta e molte ancora le domande in attesa di una risposta, come ad esempio, a cosa servisse lo strano oggetto ritrovato nella tomba. Come mai non sono mai stati trovati oggetti simili durante le campagne di scavo, considerando che il medioevo è un’epoca dove gli scavi archeologici hanno riportato alla luce praticamente ogni sorta di oggetto? Chi era quella donna altissima? Come, in quali circostanze e perché fu uccisa, forse non lo sapremo mai.

 

 

Rossella Tirimacco