LO SPAVENTAPASSERI: ORIGINE FIABESCA O RITUALE MAGICO?

Foto “Manuela Morstabilini “Spaventapasseri in Abruzzo”

Non è insolito nelle campagne d’Abruzzo ( e non solo) imbattersi in un bizzarro personaggio posto al centro del terreno, realizzato nei materiali più insoliti e che sembra quasi dire agli uccelli “Via di qui!”. Parliamo ovviamente dello spaventapasseri, il “pupazzo” utilizzato ancora oggi da molti contadini per allontanare i volatili dalle campagne. Sebbene l’immagine dello spaventapasseri ci appaia quasi pittoresca, per certi versi “romantica” e che ci rimanda ad un antico passato in cui la tecnologia non aveva ancora invaso le nostre vite, in realtà l’origine di questo insolito fantoccio è tutt’altro che “romantica”. Contrariamente a quanto creduto da molti, che vedono nello spaventapasseri un derivato dal mondo delle fiabe o dei giochi, invero, nel passato, era uno strumento utilizzato per i rituali magici. I contadini infatti, facevano un largo uso di spaventapasseri come buon auspicio contro gli spiriti maligni.

Foto Manuela Morstabilini- Spaventapasseri in Abruzzo

 

La struttura dello spaventapasseri è a forma di croce, tradotta ed usata spesso come talismano magico. Si pensava che questo simbolo potesse invocare l’aiuto e la protezione di Dio sul lavoro, sulla crescita e sul raccolto dei contadini. La croce poteva essere utile anche nei periodi in cui si prospettavano calamità naturali come grandine, siccità o invasione di locuste.
La croce si installava nel bel mezzo del campo, sia esso destinato a frutteto o ad orto, come segno propiziatorio. Col passare del tempo la croce cominciò ad essere rivestita di materiali come: paglia, tessuti, abiti vecchi, cappelli, sciarpe e accessori simili. Questi cominciarono a far assumere alla croce il tipico aspetto di “guardiano del campo” con il preciso scopo di intimorire i passanti.
Quando si accorsero che questa simpatica figura a braccia aperte in mezzo alle coltivazioni poteva avere un effetto inibitore anche contro gli uccelli, cominciò ad essere chiamato col tipico nome di “spaventapasseri”. Esso veniva usato sempre più spesso in coltivazioni di grano, orzo, riso e veniva abbigliato in modo sempre più originale e creativo. Uccelli come storni, passeri e colombacci venivano spaventati e si allontanavano subito! (1*)

 

Pubblicato da Redazione

Foto: Manuela Morstabilini

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