LE AZZURRE ACQUE SULFUREE DE “LA SOLFA” A RAIANO

 

Ci troviamo a Raiano nella Valle Peligna, un paesino che si trova all’interno della Riserva Naturale Regionale “Gole di San Venanzio”, noto anche per l’eremo dal nome  omonimo che ricade all’interno del territorio del piccolo comune. A pochi chilometri dall’abitato, c’è una piccola oasi verde dove sgorgano le acque sulfuree della sorgente “La solfa”, una delle maggiori sorgenti della Riserva.La portata dell’acqua è di circa 80 litri al secondo, un livello che è pressoché costante per tutto l’anno con una temperatura di circa 12°.

La fonte, era frequentata sin dall’antichità, già Plinio il Vecchio nella sua “Naturalis Historia” descrive infatti, le contrade in cui dimoravano le genti Peligne. Inoltre, diverse tracce, in particolare un muro che circonda la sorgente, risalente al II secolo a.C. testimonia le terme qui a Raiano già in epoca romana. Le acque sulfuree, furono poi “riutilizzate” alcuni decenni fa, per alimentare il centro termale di Raiano, un bellissimo progetto che portò a realizzare una sorta di spa all’avanguardia ma mai entrata realmente in funzione.

Sappiamo come le acque, qui in Abruzzo, nell’antichità rivestissero un ruolo “magico-sacro”, è presumibile quindi che anche questa fonte venisse considerata sacra per via delle sue proprietà diuretiche, purificanti e disintossicanti. E magica, forse lo è davvero, se non per via della presenza di zolfo, ma per la bellezza del luogo che lascia davvero senza parole-

 

All’interno dell’area è possibile avvistare l’airone cenerino (ardea cinerea) simbolo della Riserva stessa,un volatile di circa 90 cm che ha trovato qui a “La Solfa” il suo habitat naturale. Ciò è dovuto al fatto che l’acqua non è particolarmente alta e la corrente non è veloce. L’area è attrezzata di tavoli da picnic e barbecue, è quindi possibile trascorrere una giornata in famiglia all’aperto e con i giusti confort (bagni chimici compresi).

 

L’ambiente a prima vista appare davvero invitante, i grandi alberi che schermano dalla luce del sole, il riflesso turchese delle acque, creano un’atmosfera magica e surreale. La Solfa è una di quelle chicche poco note, ma non per questo meno importante rispetto alle tante località abruzzesi più conosciute.

E’ una di quelle località adatte a trascorrere qualche ora in mezzo alla natura soprattutto in autunno e in inverno se il tempo lo permette. Ci troviamo in una zona relativamente bassa, appena 390 m s.l.m. e quindi non particolarmente fredda. Se non lo avete ancora fatto, vi consigliamo di visitare questa piccola perla racchiusa nella Riserva delle Gole di San Venanzio, “merita”.

 

Rossella Tirimacco