QUANDO LA MUSICA E’ “FORTE E GENTILE”: LARA MOLINO PRESENTA IL SUO NUOVO ALBUM

La copertina del cd “Forte e Gendìle”

 

Lara Molino è una cantautrice musicoterapeuta abruzzese. Ha composto fino ad oggi circa 200 canzoni in lingua italiana e dialetto abruzzese. Polistrumentista, suona la chitarra, l’armonica a bocca, il pianoforte e vari strumenti a percussione. “Fòrte e gendìle” è il titolo del suo nuovo lavoro, un album dedicato alla Terra d’Abruzzo, agli emigranti, a tutte le donne del mondo. Andiamo a conoscerla meglio.

“Ho dedicato questo disco a tutte le donne del mondo, esortandole a credere sempre in se stesse; l’ho dedicato, inoltre, alla meravigliosa Terra d’Abruzzo, agli emigranti, ai nostalgici che ricordano con tenerezza i tempi passati, le nostre usanze e tradizioni, e ai giovani che non le conoscono affatto.”

Con queste parole cariche di passione, Lara ci spiega della sua ricerca storica durata anni per la realizzazione del suo album.

“Tutti i testi di “Fòrte e gendìle” sono in vernacolo abruzzese e narrano storie di uomini e donne, contadini, pescatori e briganti realmente vissuti nella nostra Terra. La musiche completamente inedite, da me composte, sono frutto di studio e passione.”

Chiedo a Lara il perchè  di una scelta così particolare.

In questi tempi in cui tutto è globalizzato, ho scelto la “localizzazione”, riscoprendo le radici, la storia e la cultura della mia gente. Ciò è necessario per orientarsi verso un universalismo capace di riflettere la confluenza di tutte le diversità, che in esso mantengano la loro originalità.”

 Abbiamo visto che per il tuo lavoro ti sei avvalsa della collaborazione di musicisti internazionali.

“I musicisti che hanno inciso per me: Michele Gazich (che ha collaborato e collabora con Eric Andersen, Mark Olson, Mary Gauthier, Massimo Bubola, Victoria Williams), Marco Lamberti, Titti Castrini, sono conosciuti a livello internazionale e il disco, registrato da Paolo Costola, in uno degli studi più prestigiosi d’Italia, il MacWawe di Brescia, sarà pubblicato da FonoBisanzio Editrice.”

A breve, inizierai un tour di concerti in diverse città abruzzesi per presentare il tuo lavoro in anteprima nazionale, mentre  “Fòrte e gendìle”  verrà ufficialmente presentato il 9 giugno 2017 e il disco sarà distribuito in tutta Italia dalla IRD.  Come sono strutturati i tuoi concerti?

“Lo spettacolo è così strutturato: un concerto acustico, della durata di un’ora e mezza circa, in cui, accompagnata dal produttore artistico del disco, il Maestro Michele Gazich, alla viola e al violino, suonerò e canterò le nuove canzoni del disco e altri brani, completamente rivisitati, della nostra tradizione abruzzese. Mi auguro di diffondere ovunque la mia musica, in tutta Italia e all’Estero.”

Che dire allora? Con tanta passione da vera donna abruzzese, noi di Abruzzo forte e gentile non possiamo che augurarti un grande “In bocca al lupo, Lara!”

 

Le date dei concerti di Lara Molino

Venerdi 19 maggio, Torino di Sangro (CH) – Sala Priori ore 21:00
Domenica 21 maggio, San Salvo (CH) – Sala Teatro del Centro Culturale “Aldo Moro” ore 21:00
Martedi 23 maggio, Pescara – Ex Aurum ore 21:00
Giovedi 25 maggio, Vasto (CH) Pinacoteca Palazzo D’Avalos ore 21:00

La videoclip in anteprima “Lu fóche de San Tumasse” – è stato prodotto artisticamente dal violinista e songwriter Michele Gazich.  IL VIDEO

 

 

Michele Gazich
“Forte e gendile”

di Michele Gazich

Fòrte e gendìle è innanzitutto Lara Molino, perché incarna appieno lo spirito della sua terra, l’Abruzzo. Con Lara ci siamo interrogati a lungo su come intitolare questa collezione di canzoni e la scelta è caduta sull’espressione quasi proverbiale con cui viene definita la gente d’Abruzzo. Con questa scelta, abbiamo deciso di correre il rischio di suonare prevedibili, ma ciò che Lara Molino fa in quest’opera è appunto ricaricare di senso nuovo questa definizione già sentita tante volte e, in ultima istanza, ridare ad essa una risonanza vera e profonda. Fòrte e gendìle è una collezione di canzoni in vernacolo, ma – e questa è la grande scommessa di questo album – queste canzoni non sono tradizionali. Sono canzoni originali, composte da Lara Molino oggi per l’ascoltatore di oggi; esse incorporano talora sentori e frammenti di materiale tradizionale, ma non sono folk song per topi da biblioteca. Sono nuove canzoni per nuovi ascoltatori.
Le poesie del padre, Michele Molino, poeta vero e schietto, in grado di osservare la gente della sua terra con sguardo insieme fermo e commosso, sono state la circostanza aurorale. Michele nelle sue poesie ricorda e traccia il ritratto di personaggi di un Abruzzo solo di qualche anno fa, ma che sembrano appartenere ad un’epoca lontanissima, come il pescivendolo Zì Innare (Zì Innàre lu pesciaróle), che, scalzo, percorreva ogni giorno chilometri con un paniere di pesce fresco sopra la testa, che poi avrebbe barattato con altri generi di prima necessità. Lara ha poi dato voce al grido del venditore di pesci e lo ha trasformato in canzone, ha piegato quel grido forte alla gentilezza della sua voce. Come il pesce di Zì Innare, anche le canzoni di Lara non necessitavano di salse e condimenti, essendo ottima la materia prima. In veste di produttore artistico, dunque, ho cercato, paradossalmente, di fare il meno possibile e ho spinto Lara a proporre le sue canzoni in purezza. Nel corso di più di un anno ci siamo trovati con regolarità, per far crescere queste canzoni con amore e con tutto il tempo che esse richiedevano. Così il mio violino e la mia viola si sono accostati alla chitarra e alla voce di Lara come una seconda voce, in dialogo o in contrappunto con la sua. A ciò ho poi aggiunto solo, qua e là, una fisarmonica e una seconda chitarra. È tutto.
Questo album ben esemplifica, infine, la trasmissione di melodie e parole di generazione in generazione, di persona in persona. Quel processo estremamente creativo che il musicologo Charles Seeger (il padre di Pete Seeger, icona della canzone tradizionale americana) definiva Folk process: attraverso la trasmissione di persona in persona, parole e musiche possono subire variazioni, essere incorporate in altre composizioni, eccetera. Emblema ne è la poeticissima canzone Scénne d’óre (Ali d’oro): la cellula germinativa è stata una filastrocca, o meglio un frammento di filastrocca insegnato a Michele Molino da sua nonna; Michele l’ha poi incorporato in una sua poesia; Lara ha poi trasformato il testo della poesia in testo di canzone; io stesso, infine, ho scritto la musica. Il tutto suona come un insieme coeso, ma è stato il prodotto di tante generazioni e di tanti cuori. E in questo album forte e gentile, i cuori dei figli ritornano ai cuori dei padri.

 

Pubblicato da Redazione