LA CHIESETTA DELLA MADONNA DELLE GRAZIE E LA LEGGENDA DEL CARRETTIERE SCOMPARSO

 

A poca distanza da Chieti, fuori porta Pescara, in località Tricalle è posta una piccola chiesetta dedicata alla Madonna delle Grazie. La struttura piuttosto semplice è priva di particolari elementi architettonici che richiamino l’attenzione del passante. Eppure, dietro questa piccola struttura si cela un mistero e un “tesoro” leggendario proveniente da un antico passato.

A rendere noto il racconto leggendario fu Francesco Verlengia, il grande studioso e famoso bibliotecario chietino, che riportò il racconto dello storico Girolamo Nicolino che lo trascrisse per la prima volta nella Historia della città di Chieti del 1657.
Verlengia descrisse la leggenda con queste parole:
In tempi assai lontani, a poca distanza da Chieti, fuori porta Pescara, lungo la via che scende dalla città e mena al Tricalle, sorgeva un’edicola, nella quale era dipinta un’immagine della Madonna col Bambino. Un giorno, dopo una pioggia dirotta, che aveva lasciato ovunque fango e acquitrini, passava per quella via un carrettiere col suo carro, ma il carro giunto presso l’edicola, s’infossò tanto da perdere quasi ogni possibilità di uscita. Il carrettiere spronò più volte, invano, i suoi cavalli, poi, spazientito, pieno d’ira, raccolse un sasso e lo scagliò contro l’immagine della Madonna, che aveva di fronte; e l’immagine, colpita sul viso, rimase sfregiata, mentre dallo sfregio cominciò a sgorgare sangue vivo. Il carrettiere si fermò a guardare tutto sbigottito ma, sull’istante, sotto di lui si formò un gorgo, che lentamente lo inghiottì con tutto il carro e i cavalli. Era il 2 luglio.
Dopo il fatto, molta gente accorse sul posto; l’immagine fu coperta di doni, mentre l’edicola venne, a mano a mano, ingrandita sino a divenire una chiesa; e alle Madonne furono dedicate due feste annuali, l’una ricorrente il 2 luglio e l’altra il martedì di Pasqua. La breve zona di terreno, ove il carrettiere si sprofondò, nonostante il forte pendio della strada, presenta ancora oggi un leggero ripiano, e il 2 luglio di ogni anno, dal fondo della terra, riecheggiano i rumori del carro inabissato e le bestemmie del carrettiere, che sprona sempre invano i suoi cavalli.

 

Rossella Tirimacco

Citazioni e Fonti

Com’era l’Abruzzo cartoline d’epoca che raccontano la nostra storia

https://www.acquesacre.it/index.php/it/libri/brani/190-la-madonna-delle-grazie-a-chieti