LA CATTEDRALE DI SAN PELINO: UN GIOIELLO ROMANICO NELLA PRIMA CAPITALE D’ITALIA

 

Siamo a Corfinio, un piccolo centro di appena mille anime, che si trova nella conca Peligna nei pressi dell’Aterno. Questo piccolo paese, a molti sconosciuto, fu un tempo la prima capitale d’Italia, oltre 2000 anni fa.

Questa volta andiamo a visitare la Cattedrale di San Pelino, sita al centro antico del paese. Si tratta di uno dei più importanti monumenti romanici d’Abruzzo, sorge sui resti dell’antica capitale italica. Nel suo interno vi è la cappella di Sant’ Alessandro e il suo campanile è stata la prima torre di guardia. Iniziata nel 1075 dal Vescovo Trasmondo, la sua costruzione fu interrotta nel 1092 e questa prima chiesa incompiuta, provvista del solo transetto absidato e priva di navate, fu dedicata a Sant’Alessandro. Contemporaneamente venne eretta la Torre a pianta quadrata necessaria per l’avvistamento e la difesa, considerando che era distante dal centro abitato. Forse fu lo stesso Trasmondo, o il successore Gualtiero, a cominciare i nuovi lavori portati a termine nel 1124. L’impianto della Basilica a tre navate presenta alcune novità in area meridionale: il transetto absidato e l’assenza della cripta. La facciata di pietra bianca longobarda, il portale benedettino . L’unico arredo che si nota al suo interno è l’ambone di pietra realizzato all’epoca del Vescovo Odorisio da Raiano (1168-88). Legato ancora ai moduli bizantini è il bassorilievo murato nella parete dell’abside sinistra e raffigurante la Madonna con Bambino riferibile al secolo XII ed all’ambito benedettino. Tra i dipinti murali più antichi conservati, ricordiamo l’affresco del duecento di San Benedetto. Passando nella Cappella di Sant’Alessandro notiamo due affreschi trecenteschi: uno raffigura Sant’Alessandro Papa benedicente, davanti ad un prezioso drappo sorretto da due angeli, l’altro è un polittico con i Santi Giovanni, Onofrio, Anatolia e Caterina d’Alessandria .

 

Salvatore La Capruccia

 

Citazioni e fonti: Arte e Fede in Abruzzo