AIELLI IL BORGO UNIVERSO, UN MUSEO A CIELO APERTO TRA STORIA, STREET ART E ASTRONOMIA

 

Aielli è un piccolo borgo, della provincia dell’Aquila incluso nell’area protetta del parco naturale regionale Sirente-Velino.
Il borgo è suddiviso in due parti, Aielli Alto posto a 1021 metri s.l.m.,e Aielli Stazione a 782 m s.l.m., una parte del borgo ricostruito appunto vicino la stazione ferroviaria dopo il terremoto della Marsica del 1915.
La prima menzione toponomastica del paese, il cui nome deriverebbe dal latino Agellus (piccolo campo o podere) è risalente all’814 come possesso del monastero di Santa Maria di Acuziano. I suoi abitanti, come attestato da un’iscrizione latina rinvenuta nei pressi del sito archeologico di Marruvium, erano denominati agellani.



Il borgo antico è posto su uno sperone roccioso, una posizione un tempo decisamente strategica, che ha fatto di Aielli in epoca romana e medievale un luogo particolarmente idoneo per la difesa del territorio e l’osservazione delle vie di comunicazione.
Soprannominato “Il balcone della Marsica”, Aielli, grazie alla sua elevata posizione, offre al visitatore viste mozzafiato e panoramiche che spaziano sia sul versante del Fucino che su quello del monte Sirente.
Salito alla ribalta negli ultimi anni grazie ad uno straordinario lavoro di street art, il piccolo borgo antico è stato trasformato in un museo a cielo aperto con oltre 30 murales distribuiti al suo interno realizzate di artisti provenienti da tutto il mondo. Aielli diventa così Borgo Universo, con un Festival di street art e di astronomia che si tiene ogni anno durante il periodo di Luglio e Agosto. L’astronomia è infatti una disciplina intimamente legata ad Aielli fin dall’800 grazie ad uno dei suoi cittadini più illustri, l’astronomo Filippo Angelitti al quale è intitolata la piazza centrale del paese e in cui è presente un monumento a lui dedicato, che riproduce in scala ridotta il sistema solare.

 

Arte e astronomia sono quindi due elementi rappresentativi del borgo, che ci raccontano con un linguaggio originale la storia locale.
I murales hanno dato così un volto nuovo ad Aielli, un volto traboccante di cultura e colore.
Particolarmente degno di nota è il murales di Fontamara, l’opera di Silone, interamente scritta sulla parete posta nel punto più alto del paese, nei pressi della Torre delle stelle.

Si tratta di una torre medievale risalente al XIV secolo che attualmente ospita un Planetario, ed è adibita a Osservatorio astronomico ( il più alto dell’Italia centrale) il Museo della Luna e dello Spazio e annessa Biblioteca.
La Torre dell’orologio è uno degli angoli, a mio avviso, più suggestivi. Posta all’ingresso del piccolo borgo, è stata costruita sulla base di una delle torri rompitratta delle mura medievali, di cui restano alcuni ruderi. Sono diversi i murales che meritano di essere menzionati, come ad esempio la Divina Commedia e la Costituzione.

Camminando per le vie del paese è impossibile non porsi domande su come uno spaccato di mondo, tra l’antico e la modernità possano convivere in totale armonia.
Aielli è uno di quei tanti borghi di cui l’Abruzzo abbonda, un tempo destinato all’oblio, ma che invece ha visto le sue genti rimboccarsi le maniche e salvare così il loro territorio da una morte lenta ed inesorabile. Dimostrazione che la creatività, l’impegno e la passione sono elementi con cui è possibile cambiare e trasformare intere storie di vita.

 

 

 

Rossella Tirimacco