8 MARZO: LA DONNA VISTA DAGLI OCCHI DI TEOFILO PATINI

 

 

                    Teofilo Patini, Le orfanelle

In questa giornata dedicata al mondo femminile, abbiamo  deciso di  “raccontare” alcune sue storie viste dagli occhi di un grande artista abruzzese: Teofilo Patini.

Le opere di Patini sono un denuncia degli aspetti più drammatici di una realtà diffusa della classe rurale. Nella pittura italiana dell’Ottocento questi dipinti sono i primi a tema sociale, “…pertanto, anticipano di circa un ventennio anche lo spirito insito nella denunzia avanzata da Pellizza da Volpedo nella folla del Quarto stato, divenuto il simbolo più diffuso della lotta contro lo sfruttamento del lavoro.” (Savastano, 2006)

 

               Teofilo Patini, Bestie da soma 1886

I dipinti che più di altri denunciano la condizione della donna in un mondo che oggi ci appare lontano e superato sono “Bestie da soma, Vanga e latte e le Orfanelle”. Dipinti crudi, le immagini sono forti e raccontano di una donna vista appunto come “una bestia da soma”. La realtà odierna del mondo occidentale apparentemente è ben diversa…  anche se in molte zone del mondo questi dipinti sono “attualissimi”. E sono attuali anche in occidente, quando leggiamo dei tanti casi di femminicidi, di violenze, di sfruttamento, vale a dire : è cambiato il mezzo, ma di fatto la donna è ancora vista in molti casi come “una bestia da soma”

                Teofilo Patini, Vanga e latte, 1884

Oggi, 8 marzo, i nostri auguri giungano a tutte le donne, ringraziandole per ciò che ci hanno insegnato. Le ringraziamo per tutto ciò che hanno dato all’umanità attraverso il dolore, il sacrificio, le lacrime, la violenza. Esseri meravigliosi che nonostante tutto, si sono sempre rialzate e non si sono mai arrese. Ed è a queste Donne che ci inchiniamo e realizziamo che “Dio è soprattutto Donna”.

GRAZIE DONNA!!!

 

Pubblicato da Redazione